Ci sono diversi tipi di sale affumicato, che vengono da diverse parti del Nord Europa e del Nord America. In questi posti, dove gli inverni sono freddissimi ed il cibo a disposizione può essere scarso, affumicare il cibo più che essere un vezzo inizia a diventare una necessità. Ovviamente tra i cibi da affumicare per farli durare più a lungo, non poteva mancare il sale.
In questo articolo descriviamo un sale abbastanza particolare: il sale affumicato danese.
Il procedimento di affumicatura è stato tramandato in una ricetta che proviene dagli antichi vichinghi che usavano i legni propri di quei posti, ossia quercia, ginepro, faggio, olmo rosso e ciliegio. Sono necessarie oltre 90 ore per terminare il procedimento che viene eseguito senza uso di macchinari ma è completamente manuale e fa assumere al sale quegli odori e quei sapori che lo caratterizzano. La difficoltà e la lunghezza di questa lavorazione giustifica il costo che fa di questo un ingrediente di fascia medio-alta.
Quanto costa il sale affumicato per fare una carbonara perfetta
Il costo del sale affumicato danese varia tra i 35 ed i 40€ al kg. Si trova facilmente negli appositi macinini presente nei supermercati, nei negozi specializzati in spezie come può essere Castroni a Roma oppure online.



Caratteristiche ed usi in cucina del sale affumicato danese
Si tratta di un sale dalla caratteristica colorazione ambrata; è molto aromatico e profumato e non ha una sapidità particolarmente spiccata. Questo lo rende adatto a cibi dal sapore non particolarmente forte che non viene coperto da quello della spezia. Quindi è particolarmente adatto ad accompagnare oltre a piatti a base di pesce (salmone, trota, aringa…) o di carne bianca anche le uova. Quindi lo utilizziamo in molte ricette trattate in questo blog. Prima fra tutte la pasta alla carbonara in tutte le sue varianti (carbonara di zucchine e carbonara al caffè), ma anche in tutti quei piatti che hanno nelle uova il loro ingrediente principale (per esempio la frittata di albumi).


